Nel porticciolo di Marina di Pisciotta si conserva ancora oggi, unica in Italia, un’antichissima tecnica tradizionale di pesca delle alici, un tempo diffusa su tutte le coste del Mediterraneo.
Un gruppo di pescatori pisciottani escono in mare la notte con le proprie barche, una decina appena, e rete (entrambe chiamate menaica o menaide, anticamente minaica).
Le “alici di menaica” si pescano nelle giornate di mare calmo, tra aprile e luglio: i pescatori escono al tramonto e stendono la rete sbarrando il percorso delle alici al largo. La rete le seleziona le alici in base alla dimensione, catturando solo le più grandi. Nervose e guizzanti, le alici, una volta intrappolate, perdono velocemente gran parte del loro sangue. A forza di braccia i pescatori tiraro su la rete e estraggono i pesci dalle maglie uno ad uno, ripulendoli direttamente dalle interiora e sistemandoli poi in cassette di legno, senza utilizzare né ghiaccio né altri tipi di refrigerante per la loro conservazione durante il trasporto a riva. Le alici vanno infatti lavorate immediatamente: prima vengono lavano in salamoia per poi sistemarle nei tradizionali vasetti di terracotta, alternate con strati di sale. La stagionatura, che avviene nei cosiddetti magazzeni, locali freschi e umidi dove un tempo, prima che nascesse il porto, si ricoveravano anche le barche, ha una durata di almeno tre mesi.
Caratteristiche delle Alici di Menaica
Le alici di menaica sono caratterizzate da una carne di colore rosa chiaro e da un intenso profumo, che le rende uniche nel gusto.
Solitamente si degustano fresche o sotto sale, crude o cotte, in insalata appena sbiancate dal limone e condite con olio, aglio e prezzemolo, o nel sugo di alici, ottimo sugli spaghetti, realizzato con una frittura di alici con un po’ di olio, pomodorini, aglio e peperoncino. Un piatto tradizionale di pisciotta vede le alici "inchiappate", ovvero farcite con formaggio caprino, altro prodotto tipico del Cilento, uova, aglio e prezzemolo, infarinate, fritte e quindi cotte nella salsa di pomodoro.
Il Presidio Slow Food
Essendo un prodotto di nicchia frutto oramai di pesca di poche decine di pescatori e in zone molto limitate del litorale cilentano, le alici di menaica sono state elette da Slow Food a presidio alimentare.
Le alici di Menaica si possono infatti comprare solo direttamente dai pescatori al porto di Marina di Pisciotta, quando arrivano al porto il mattino molto presto: data la limitata produzione, le alici finiscono molto velocemente già nel primo mattino. Tutti i pescatori fanno la salagione delle alici ma solo due di questi hanno un laboratorio a norma, la speranza è che anche altri si dotino di strutture idonee per poter trasformare una pratica famigliare in un’attività economica vera e propria.
Il Presidio Slow Food nasce proprio per assicurare un reddito a questo gruppo di pescatori: per salvare, insieme, una tradizione importante, una microeconomia e un grande prodotto gastronomico. Grazie al Presidio i visitatori interessati a scoprire questa antica tecnica di pesca sono aumentati e ogni anno, nei mesi di marzo e aprile, quando il mare è più calmo e pescoso, i pescatori si organizzano per la pesca turismo. E’ possibile salire con loro sulle imbarcazioni, seguire da vicino la pesca – spesso anche aiutare i pescatori a tirare le reti – e poi consumare a bordo il pasto frugale ma saporitissimo dei pescatori pisciottani: l’insalata di alici fresche ( per fare attività di pesca turismo con i pescatori di Pisciotta, telefonare a Pasquale Cammarano, tel. 347/8260211).
Ulteriori informazioni:
Fondazione Slow Food - Scheda sul presidio "Alici di Menaica"
CilentoNelMondo - Prodotti tipici del Cilento
|